INFO TESSERAMENTO 2021
Di seguito la lettera destinata ai Soci in cui troverete le principali novità apportate al regolamento per l’anno venturo e […]
Lettera di fine stagione 2020 ai Soci
Di seguito la lettera destinata ai Soci in cui troverete i fatti più salienti che hanno caratterizzato la stagione 2019/2020. […]
Permessi Online con GEOTICKET
Con l’APP di Geoticket il permesso in un minuto, evitando le consuete file ed attese davanti al punto vendita.
Grandi la testa e la bocca con il corpo slanciato, la Trota Marmorata ha dorso e fianchi decorati da tratti curvilinei di colore grigio. Predilige i corsi di maggior portata con buche profonde e rifugi-tana di facile reperibilità. E’ oggi al centro di progetti di ripopolamento promossi con linee genetiche autoctone.
Adattamento all'ambiente di lago della Trota Fario, la Trota Lacustre ha una livrea argentata con piccole macchie nere a forma di “X” ed una silhouette slanciata con pinna caudale leggermente forcuta.
Punteggiatura a macchie, piccole e nere, su tutto il corpo sono il tratto distintivo della Trota Iridea, originaria del nord America. La fascia rosa-rosso che corre lungo il ventre fuga ogni dubbio sulla sua identificazione.
Piccole macchie di forma rotonda nere e rosse su piccole scaglie e corpo slanciato: ecco la Trota Fario. Questa è la specie più diffusa in Trentino, specie nei ruscelli dove spesso è anche l’unica abitante.
Dall’aspetto tozzo la Tinca predilige le acque stagnanti o a scorrimento lento con fondo torbido o fangoso. Verde il dorso e giallastro il ventre.
La Scardola ben si adatta alle acque a scorrimento lento o stagnanti dove si insedia a branchi cercando fondi fangosi.
Le particolari striature biforcate di colore scuro che attraversano il corpo dal ventre al dorso sembrano disegnare una corona. Questo rende riconoscibile il Persico Reale insieme alla gobba.
Denti aguzzi e bocca molto grande di forma allungata: è il Luccio, con la testa pronunciata di dimensioni considerevoli. Il Luccio è un grande predatore che conduce agguati restando nascosto immobile per poi compiere attacchi repentini.
Le scaglie argentee con capo e bocca decisamente piccoli sono i tratti distintivi del Coregone o Lavarello. Vive in acque fredde e si sposta in branchi.
Il Cavedano, dal caratteristico colore grigio-dorato, ha testa di dimensioni considerevoli con pupille grandi e argentate. Tende a formare branchi, anche con pesci di altre specie.
I barbigli della parte superiore della bocca distinguono subito la Carpa dal Carassio. Questo pesce può raggiungere dimensioni ragguardevoli (35 kg) con livree differenti.
Il Carassio è piuttosto simile alla Carpa. Ha una pinna dorsale molto pronunciata che spesso raggiunge le dimensioni doppie rispetto a quella caudale.
L’Anguilla ha una forma caratteristica impossibile da confondere: la sagoma serpentiforme infatti la rende immediatamente riconoscibile.
L’Alborella, slanciata con la bocca all’insù, ha grandi occhi postati sulla testa di piccole dimensioni. I caratteristici riflessi metallici si notano sia sul dorso bruno-verde che sul resto del corpo.